“Identità professionale dell’insegnante e l’articolazione delle funzioni docenti nell’ambito dell’autonomia”
Brevi cenni sul relatore
Mario Mazzeo
Laureato in pedagogia ( indirizzo filosofico) e successivamente in psicologia ( indirizzo clinico), il Dottor Mario Mazzeo ha iniziato la sua attività lavorativa nelle scuole speciali per alcuni minorati della vista, in qualità di insegnante, dapprima presso le scuole medie di primo grado e poi nelle scuole elementari.
Dopo circa dieci anni di insegnamento presso le scuole speciali dell’istituto statale Romagnoli, è stato utilizzato come docente, come consulente e come ricercatore presso il corso di specializzazione del medesimo istituto.
Contemporaneamente il Dottor Mazzeo ha insegnato in un gran numero di corsi di specializzazione polivalente, sia nel settore della minorazione visiva sia nel settore della psicologia dello sviluppo.
Inoltre egli svolge da circa venti anni la funzione di consulente psicologo dei bambini minorati della vista e più in generale dei bambini disabili.
Simile funzione di consulenza estesa alle istituzioni scolastiche frequentate dai bambini di cui si occupa.
A partire dal 1985 ha iniziato ad interessarsi al disagio scolastico e della dispersione scolastica, svolgendo la funzione di psicologo clinico presso numerose scuole e curando prevalentemente l’aggiornamento e la qualificazione dei consigli di classe e degli altri gruppi funzionali scolastici.
Per circa sei anni è stato membro dell’osservatorio permanente sull’andicap del Ministero della Pubblica Istruzione, dove ha rappresentato l’Unione Italiana Cechi. In tale associazione svolge da molti anni la funzione di esperto e consulente, partecipando alle commissioni nazionali dell’istruzione e dei soggetti pluriminorati.
Attualmente il Dottor Mazzeo ha concluso il suo rapporto di lavoro con lo Stato e si interessa prevalentemente di riforme scolastiche concernenti l’identità funzionale dei docenti, la presenza degli psicologi clinici nella scuola ed in presupposti organizzativi e culturali dell’integrazione scolastica.
Sono molto numerosi i suoi articoli su riviste specializzate e sugli atti dei convegni nei quali è stato presente in qualità di relatore.
Egli ha pubblicato un testo sullo sviluppo cognitivo del bambino cieco, testo che è stato utilizzato presso diverse università come strumento seminariale.
Sono anche molteplici i testi nei quali egli ha svolto una personale collaborazione, curandone settori significativi.
In particolar modo:
1987- L. S. editrice- Il bambino non vedente dalla scuola materna alla scuola elementare
1990- UTET- L’integrazione scolastica e sociale degli alunni minorati della vista.