Un matrimonio difficile da partecipare
Ci è stato sufficiente poco tempo, per
comprendere che potevamo fuggire insieme,
per liberarci da qualcosa di oscuro che
minacciava di rendere angusta la nostra
esistenza ed offuscava la percezione del
nostro orizzonte di vita.
Naturalmente ben presto la nostra fuga è stata
scoperta e siamo stati inseguiti dai luoghi
comuni della famiglia e della società, che
pretendevano di avere un posto anche per
noi; un posto che “avremmo dovuto
occupare, rinunciando alle nostre singolari
diversità”.
Durante la fuga, abbiamo soprattutto
imparato a costruire gli spazi per le diversità e
siamo ingenuamente ancora fieri di questa
nostra scelta.
Evidentemente, per fare questo, abbiamo
dovuto più volte offendere le vostre
sensibilità: ce ne dispiace davvero, ma non
possiamo dire di esserne pentiti, poiché siamo
convinti che ciò era veramente necessario.
Fortunatamente nostro figlio Marco ha già
imparato a correre, in direzione diversa dalla
nostra , ma il suo stile ci ricorda il passato, ci
conforta nel presente e ci offre nuove e vive
immagini del futuro.
Quasi tutti di un fiato, questi venticinque anni
sono trascorsi così. Senza additivi
conservanti, dolcificanti o stupefacenti,
possiamo dire di non aver mai smarrito il
desiderio di aiutarci ad esistere.
21 Maggio 1997
Poesia composta da Mario e donata ai parenti in occasione delle nozze d’argento
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